Modalità e criteri per le PEV 2023

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Tavolo tecnico di mercoledì 12 luglio 2023

dopo il raggiungimento dell’ottimo risultato sulle PEV

2023:160 passaggi da C a D15 da D a EP;

2024: 160 passaggi da C a D12 da D a EP un numero ancora da definire da B a C; e in attesa della firma del nuovo CCNL che consentirà la progressione tra aree anche a chi, con almeno 10 anni di anzianità è in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto per l’accesso dall’esterno;

si è discusso delle modalità e criteri da utilizzare per la procedura comparativa per la composizione del punteggio finale e la graduatoria delle progressioni.

in attesa di una proposta articolata da parte dell’Amministrazione, in modo da avviare bando e procedure già a settembre e concluderle entro l’anno, riportiamo quanto emerso dalla discussione al tavolo tecnico.

La discussione ha delineato una proposta, sostanzialmente condivisa da RSU e parte datoriale, che prevede, così come stabilito dalla norma e recepito nei CCNL del Pubblico Impiego già firmati,

per le progressioni da C a D, su graduatoria unica, in attesa che il CCNL definisca le nuove famiglie professionali (aree d’inquadramento):

·un significativo punteggio per l’esperienza maturata (anzianità di servizio);

·un punteggio leggermente inferiore per le competenze professionali (colloquio con presentazione in PowerPoint della propria attività lavorativa; incarichi e funzioni specialistiche; ulteriori titoli di studio (dottorati e abilitazioni professionali); valutazione positiva negli ultimi tre anni (imposta dalla norma, il cd “pagellino);

·un punteggio di 25/100 per il titolo di studio (laurea triennale, magistrale/specialistica/vecchio ordinamento).

Per le progressioni da D a EP, che dovranno innanzitutto identificare le esigenze istituzionali e le funzioni strategiche da mettere a bando:

·un significativo punteggio per le competenze professionali (colloquio con presentazione di un progetto; incarichi e funzioni specialistiche; competenze relative alla funzione messa a bando; ulteriori titoli di studio (dottorati e abilitazioni professionali); valutazione positiva negli ultimi tre anni (imposta dalla norma, il cd “pagellino);

·un punteggio di 25/100 per il titolo di studio (laurea triennale, magistrale/specialistica/vecchio ordinamento);

·un punteggio per l’esperienza maturata (anzianità di servizio).

La RSU dell’Ateneo